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Il nuovo regime per le autorizzazioni di impianto ha fatto il botto: 12.500 domande per complessivi 66.000 ettari si contenderanno i 6.300 ettari a disposizione per l’Italia. Ne dà l’annuncio il Corriere vinicolo, il settimanale dell’Unione italiana vini, commentando i dati regionali che vedono tutti, tranne Lazio e Umbria, chiedere più di quanto potrà essere concesso. Il Veneto da solo ha richiesto quasi la metà degli ettari, quasi 35.000 su 66.000, uno sforamento del 4300% rispetto agli 800 ettari disponibili. Segue il Friuli-Venezia Giulia, con quasi 10.900 ettari richiesti contro i 240 disponibili. Ma anche il Sud non scherza: 4.000 ettari in Puglia su 860 disponibili, 4.700 in Sicilia contro 1.000.

Ora, come previsto dal decreto 12272 dello scorso 15 dicembre, il ministero dovrà trasmettere alle singole regioni l’elenco degli aventi diritto e queste dovranno rilasciare le autorizzazioni relative entro il 1° giugno prossimo con una validità di tre anni. Se però la superficie autorizzata è meno della metà di quella richiesta, il singolo produttore può rifiutare l’autorizzazione di impianto entro 10 giorni senza incorrere in sanzioni.


La Commissione agricoltura della Camera ha approvato nella riunione del 6 aprile il testo unificato della vite e del vino. Nel corso della stessa riunione sono stati approvati numerosi emendamenti che ora fanno parte integrante del provvedimento. ‘L’approvazione del testo – sottolinea il ministro Maurizio Martina – è un passo in avanti molto significativo. A Vinitaly presenteremo nel dettaglio il provvedimento che è stato condiviso con tutta la filiera. A trent’anni dallo scandalo del metanolo l’Italia punta ad avere una sola norma di riferimento per il settore vitivinicolo, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti. Il testo unico è uno strumento fondamentale della nostra strategia di rafforzamento del vino italiano e del percorso di semplificazione che stiamo portando avanti. Ora è importante andare avanti nell’iter parlamentare e arrivare presto alla sua approvazione definitiva'.


Dal 1° aprile 2016 è possibile, in via sperimentale e su base volontaria, per tutti gli operatori vitivinicoli obbligati, la compilazione dei registri vitivinicoli dematerializzati attraverso il nuovo sistema telematico. L’obbligatorietà della tenuta dei registri di cantina in forma telematica scatterà dal 30 giugno 2016. Con il decreto 31 marzo 2016 del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali sono state adottate le specifiche tecniche previste dal Dm 20 marzo 2015, articolo 8, paragrafo 5. L'iscrizione al registro del settore vitivinicolo può essere effettuata sul portale web del sistema informativo agricolo nazionale – Sian, sezione area riservata, iscrizione utente. Per le aziende che utilizzeranno la modalità web-service è possibile richiedere le credenziali per l'accesso al sistema di interscambio accedendo alla sezione servizi di cooperazione applicativa mentre sono consultabili sul sito Sian le documentazioni sul registro telematico comprese le specifiche tecniche. (g.r.)


All'interno del Vinitaly di Verona, domenica 10 aprile, si terrà presso la sala Respighi il XXIII seminario Ugivi (Unione giuristi della vite e del vino) di aggiornamento normativo per le imprese vitivinicole. Da segnalare l'importanza degli argomenti trattati, autentici 'punti caldi' per tutti coloro che quotidianamente si occupano di legislazione e di commercio del vino. Ecco il calendario.

Ore 10 – Apertura dei lavori (avv. Stefano Dindo - moderatore)
• La nuova legge sul vino e l’intento semplificatorio (avv. Pietro Caviglia – presidente Ugivi)
• Export del vino in Cina: problematiche giuridiche attuali (cav. Armando Tschang - agenzia per la Cina, Milano)
• Aspetti giuridici del Risk management per le imprese vitivinicole (prof. avv. Oreste Calliano, Università di Torino - avv. Diego Saluzzo, Torino)
• I consorzi volontari di tutela dal Dpr 930/63 alla nuova legge (avv. Diego Maggio, Marsala)
• La disciplina del vino biologico (avv. Mario Ermenegildo Appiano, Torino)
• Export di vini in Usa: profili di norme di settore e aspetti contrattuali (avv. Cristina Franco, Torino)
• Problemi fiscali ricorrenti nell’esportazione del vino (avv. Pietro Mastellone, Firenze)
• Reati ambientali e la disciplina dei rifiuti delle imprese vitivinicole (avv. Alberto Iadanza, Verona)
• I contratti collettivi di prossimità nel lavoro agricolo (avv. Nicola Putignano, Bari)
• Le ultime mosse del legislatore di Bruxelles (dott. Antonio Rossi, Milano)
Ore 12,30 – Conclusioni e chiusura dei lavori


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