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Leggi anti vino, la Francia si mobilita

La tecnica è collaudata: chiedere cento per portare a casa uno. In Francia, infatti, sono state proposte una serie di iniziative che, inquadrate in un nuovo disegno di legge in materia di salute pubblica, se tutte approvate assesterebbero un colpo micidiale al mondo del vino d’Oltralpe. Oltre a un prevedibile inasprimento della tassazione sul vino, sempre in nome della salute pubblica, e a una revisione più restrittiva delle informazioni presenti in etichetta, si arriva addirittura a un divieto totale di parlare di vino su internet e di evitare di parlarne positivamente sugli altri mezzi di informazione.

Immediata la reazione di tutti i vitivinicoltori francesi che, organizzati nella associazione Vin & Société nel giro di 24 ore ha attivato un sito internet (www.cequivavraimentsaoulerlesfrancais.fr) per spiegare e promuovere la loro iniziativa di contrasto e nel quale chiedono al presidente François Hollande e al primo ministro Jean-Marc Ayrault di creare un organismo intergovernativo per supervisionare in futuro tutte le leggi che potrebbero influenzare il commercio del vino.

La velocità di reazione di Vin & Société e il successo del sito associato, superati i 150.000 contatti quotidiani, hanno già prodotto un primo rallentamento della tabella di marcia di queste nuove iniziative anti vino e in particolare già ottenuto la sospensione della proposta di aumento della tassazione. Un esempio da studiare e da replicare quel giorno che anche in Italia si tenterà qualche manovra legislativa simile.


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