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Anche lo spumante si fa largo in Cina

Nel promettente ma difficile mercato cinese, il segmento dei vini spumanti sta guadagnando sempre maggiore attenzione tra i consumatori di fascia alta, o meglio tra coloro che hanno la passione per i beni di lusso e che possono permetterseli. In particolare i giovani, interessati alla cultura occidentale in genere, e soprattutto all’enogastronomia. Il sito Chinanews.com riferisce che l’ufficio doganale cinese ha dichiarato di avere superato nel 2012 la soglia delle due milioni di bottiglie di spumante importate, il 50% in più rispetto all’anno precedente. La Francia ha realizzato in quantità il 35,5% del totale delle importazioni, mentre in valore quasi i tre quarti con 47 milioni di euro. Al secondo posto l’Italia con il 31,2% del mercato, seguita da Australia (10,5%), Spagna (6,9%), Germania (6,4%) e Stati Uniti (2,3%).

Anche qui c’è molta strada da fare in termini di conoscenza dello spumante e della sua diffusione. La maggior parte dei consumatori cinesi non ha ancora molta familiarità con lo spumante, essendo molto più richiesto il vino tranquillo, soprattutto rosso. Ma le statistiche sono incoraggianti: secondo gli ultimi dati Istat, infatti, nei primi sei mesi del corrente anno, a fronte di un export di vino italiano di 103.000 hl, i vini spumanti erano 13.770 hl, cioè il 13,3%. In valore, invece, su un totale di 32,8 milioni di euro, gli spumanti erano 3,96 milioni di euro, il 12% circa.


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