Accogliendo le proposte dei rispettivi Consorzi di tutela, la provincia di Firenze ha approvato gli atti per la limitazione delle superfici rivendicabili dei vini Chianti e Chianti classico. Questa richiesta nasce in sostanza dall’analisi della situazione di mercato di queste due Docg: il Chianti classico ha finalmente ridotto le sue eccedenze strutturali, grazie al taglio delle rese nel 2010 e la scarsa produzione ottenuta nel 2012; il vino Chianti, invece, ha raggiunto un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta ma l’aumento dei prezzi attualmente in essere potrebbe portare ad una fisiologica flessione delle vendite. ‘Quando il nuovo disciplinare approvato dall’assemblea, alla fine dell’iter burocratrico, entrerà in vigore - spiega Giovanni Busi, presidente del consorzio Chianti - dovremo tenere conto di un aumento della produzione, per effetto dell’aumento delle nuove rese ettariali, che in parte sarà compensata dalla minore produttività dei vigneti obsoleti’.