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La Fivi chiede un ufficio per la approvazione delle etichette

L’80% delle sanzioni comminate alle imprese vitivinicole ha per oggetto le etichette, inoltre sovente avvengono interpretazioni diverse sulla loro conformità a seconda del soggetto che esegue i suddetti controlli. Ecco quindi che la Fivi, la federazione vignaioli indipendenti, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta al ministro De Girolamo chiedendo l’istituzione di un ufficio unico che certifichi e autorizzi le etichette prima della loro stampa.

Questa iniziativa, affermano alla Fivi, segue quella del 2012 denominata Dossier burocrazia e rappresenta un passo concreto verso una chiarezza normativa che consenta alle imprese di agire in modo corretto risparmiando così energie e risorse economiche. Uffici analoghi per la certificazione e l’autorizzazione delle etichette, ricordano alla Fivi, esistono già in altri Paesi, per esempio negli Stati Uniti dove, per l’importazione dei vini, le etichette devono essere tutte preventivamente approvate.


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