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L’indagine anti dumping cinese verso un compromesso

A seguito dell’incontro avvenuto giorni orsono a Parigi tra i due ministri del commercio estero, il cinese Gao Hucheng e la francese Nicole Bricq, quest’ultima ha poi dichiarato alla Reuter di essere sulla giusta strada per realizzare un buon compromesso sulla questione vino con la Cina. Come è noto, la scorsa estate la Cina aprì una indagine anti dumping sul vino proveniente dall’Ue con un conseguente giro di vite nell’espletamento delle pratiche burocratiche che sfociò a luglio nell’obbligo per tutte le aziende vinicole esportatrici di compilare in pochissimo tempo ulteriori documenti esplicativi.

Ma la diplomazia in questi mesi ha saputo lavorare e dai toni duri e intransigenti delle autorità cinesi si è passati ad clima più disteso e incline alla discussione, complice anche il fatto che erano venute meno le cause che avevano fatto scattare le misure ritorsive cinesi contro il vino europeo. Ora il dialogo costruttivo in corso tra i funzionari europei e cinesi del settore dovrebbe consentire un buon compromesso che produttori e autorità dell'Ue attendono per porre fine a una questione che si è decisamente protratta per troppo tempo.


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