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Export vino primo semestre: boom spumanti, male gli sfusi

Il vino italiano stabilizza la sua posizione sui mercati mondiali segnando un export nei primi sei mesi di quest’anno di 9,95 milioni di hl (+0,9%) pari a quasi 2,4 miliardi di euro (+1,5%). Continua la progressione dei vini spumanti, che dai 713.000 hl del primo semestre 2013 ai 795.000 hl nel pari periodo del 2014 crescono ancora del 20% per arrivare a 955.000 hl, pari a un valore di 329 milioni di euro. Tra i singoli paesi spicca il balzo del Regno Unito, che da 140.000 hl passa a 210.000 hl, distanziando così gli Stati Uniti, 174.000 hl, e Germania, 97.000 hl.

Note dolenti invece per il comparto dei vini sfusi che subisce la concorrenza fortissima degli spagnoli e in parte anche i rialzi dei listini dell’anno scorso. Ridiscendendo infatti la soglia dei 3 milioni di hl (-1,6%), i vini sfusi italiani realizzano un export di 212 milioni di euro (-17,9%) cioè un prezzo medio di 71 centesimi al litro. Circa il 70% del vino sfuso italiano prende la strada della Germania (1,48 milioni di hl, 79,9 milioni di euro), solo 54 centesimi al litro.

Il comparto dei vini in bottiglia, infine, non registra variazioni di rilievo: 5,94 milioni di hl (-0,5%) e 1,83 miliardi di euro (+2%) con Germania, Stati Uniti e Regno Unito che insieme rappresentano il 60% circa del totale.


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