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Francia, i risultati dell’export vinicolo del 2014

Dagli ultimi dati statistici diffusi in questi giorni dalla Fevs, la federazione francese degli esportatori di vini e alcolici, nel 2014 si registra un calo nelle spedizioni del 3,3% in volume, ma che comunque sfiora i 12,9 milioni di hl, pari a una diminuzione dell’1,7% in valore, con 7,44 miliardi di euro. Questa situazione incide in modo specifico sul valore dei vini tranquilli a denominazione di origine protetta, che scendono dell’8,4%, controbilanciato però da una buona prestazione degli Champagne, +7,8%. Questi dati riflettono, da un lato, il difficile contesto economico e di vendita e, dall'altro, il contesto competitivo che si è intensificato a livello globale. Non ultimo, una certa scarsità di offerta causata dalle vendemmie un po’ avare degli ultimi anni.

Gli Stati uniti rafforzano la loro posizione di primo mercato per l'export di vini e liquori francesi (+4%) con oltre 2 miliardi di euro nel 2014, che rappresenta quasi un quinto del valore totale delle esportazioni. La Cina mantiene la quinta posizione per le esportazioni francesi, riaffermando il suo potenziale a lungo termine nonostante la politica avviata da Pechino nel 2013 di frenare i consumi più voluttuari e che continua a incidere sulle vendite di vino, in particolare sui prodotti di alto livello. In Europa, ancora in crisi economica, continuano a crescere Germania e Svezia, mentre Spagna e Italia recuperano in parte il loro fatturato. L'Europa centrale e orientale, invece, risente del clima politico ed economico per nulla favorevole dopo la crisi politica e militare tra Ucraina e Russia, nonché del forte calo del rublo alla fine del 2014.

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