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Il testo unico del vino a un passo dalla approvazione

La Commissione agricoltura della Camera dei deputati si è riunita lo scorso 23 marzo per esaminare la proposta di legge relativa alla Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino, in cui sono confluite le due precedenti proposte n. 2236 dell'on. Luca Sani e n. 2618 dell'on. Nicodemo Oliverio. L'on. Massimo Fiorio, relatore della proposta, ha reso noto che il comitato ristretto ha terminato i suoi lavori con la presentazione di una proposta di testo unificato che introduce novità normative in tema di vitigni autoctoni, di comunicazioni, di semplificazioni, relativamente ad un maggior ruolo del Sian, alla semplificazione in materia di fermentazioni, alla disciplina in materia di recipienti e di contrassegni, di fascette e di nuovi sistemi di tracciabilità, di aceto, e relativamente al ruolo delle camere di commercio, degli organismi di controllo e alle modalità di controllo.

Completamente rivista è la disciplina sanzionatoria che, oltre ad una revisione e ad una diversa impostazione delle sanzioni, mantiene lo strumento della diffida e prevede una importante novità, contenuta nell’articolo 85, in tema di ravvedimento operoso, con l'introduzione della possibilità di ridurre le sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni relative ad alcune mancate comunicazioni obbligatorie e a violazioni in materia di dichiarazioni, documenti e registri attraverso l'autodenuncia da parte dell'operatore che provvede spontaneamente ad un pagamento fortemente ridotto.

Viene creata nell’ambito del Sian una sezione aperta al pubblico dei consumatori che consentirà di conoscere il nome e l’indirizzo dell'imbottigliatore corrispondente al codice rilasciato dell’Icqrf. Gli 89 articoli del testo unificato contengono molte altre modifiche e riscrivono in forma organica e coordinata quanto riportato nella legge n. 82 del 20 febbraio 2006, nel decreto legislativo n. 81 dell'8 aprile 2010 e nel decreto legislativo n. 260 del 10 agosto 2000. Le tempistiche per la conclusione dell'iter legislativo rappresentano un'incognita, ma la volontà di procedere con celerità è stata manifestata e confermata più volte dalla commissione agricoltura della Camera e del Senato e dallo stesso ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali che sostiene la nuova normativa. (g.r.)


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