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Il Vinitaly spegne 50 candeline

Dalle giornate del vino italiano del 1967 ad oggi il Vinitaly ne ha fatta di strada, ma l’edizione di quest’anno, la cinquantesima, promette un rinnovato dinamismo specialmente sulla evoluzione dei mercati esteri puntando sempre più su qualità e promozione. Una rassegna ‘che è riuscita nel tempo ad accompagnare, interpretare, favorire la crescita di un grande prodotto italiano, divenuto sempre più vettore e simbolo della nostra qualità, apprezzata nel mondo’, sono le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di inaugurazione di ieri.

Ma il messaggio del 50° Vinitaly è chiaro: il vino è destinato ad essere sempre più digitale e a parlare la lingua dell’e-commerce. Ecco perché il ministro delle risorse agricole, Maurizio Martina, ha parlato di una e propria ‘sfida digitale’ in grado di coniugare la grande eccellenza enologica italiana con le enormi possibilità di business che la rete offre. Un mondo che però molte aziende vinicole non sanno ancora affrontare per la mancanza di adeguati strumenti.

La 50° edizione di Vinitaly non vuole quindi essere una sterile celebrazione del passato ma anzi ‘una piattaforma del sistema Italia nel mondo’, come afferma il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese. È infatti allo studio un progetto innovativo che fra poco vedrà la luce dove Vinitaly International diventerà uno strumento nazionale per lo sviluppo unitario all’estero non solo del vino ma di tutto il made in Italy agroalimentare senza dimenticare il tema della sicurezza e degli strumenti per battere le contraffazioni. (m.m.)

Reportage fotografico del 50° Vinitaly. Fare clic sulle immagini per ingrandirle.

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