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‘Asti secco’, la regione Piemonte accelera

Il presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e l’assessore regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero, hanno inviato una lettera al ministro dell’agricoltura, Maurizio Martina, nella quale si chiede di far proseguire velocemente l’iter istruttorio ministeriale per la modifica della Docg Asti, presentata lo scorso dicembre, che introduce una versione a basso contenuto di zucchero. Subito battezzato ‘Asti secco’, questa nuova tipologia non ha mancato di suscitare polemiche, anche forti, fin dalla sua ideazione avvenuta la scorsa estate. Lo stesso consorzio ammette le recenti difficoltà di mercato della tipologia spumante dolce e la volontà di assecondare i gusti dei consumatori che si rivolgono a spumanti con minore tenore zuccherino, e ricorda a tutti l’attuale successo della versione tappo raso del Moscato d’Asti Docg.

L’Asti Docg o lo stesso Moscato d’Asti Docg nella loro storica versione ‘dolce’ non saranno quindi sostituiti da questa nuova tipologia di Asti ma bensì affiancati, fanno sapere dal consorzio di tutela, che parla di ‘una estensione delle capacità espressive del nostro territorio’. Di parere diametralmente opposto i produttori di Prosecco, che vedono questa deriva piemontese verso il secco come una minaccia a loro rivolta e puntano il dito contro il termine ‘Asti secco’ che, secondo loro, genera confusione nei consumatori e un pericoloso precedente capace di mettere in discussione tutta l’attività di tutela fin qui da loro svolta.


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