Per l’Italian Wine & Food Institute di New York il 2016 è stato un anno di assestamento per i vini italiani che hanno registrato una leggera perdita in quantità (-1%) e un lieve miglioramento in valore (+2,7%). Significativo il notevole calo dell’Australia (-11,6%) e dall’Argentina (-26,2%) cui fa da contrappeso l’incremento del Cile (+16,8%) e della Nuova Zelanda (+13,9%). Continua la crescita della Francia (+9,8%) che si è ormai saldamente insediata al quarto posto in quantità ed al secondo in valore.
Paese | 2015 hl | 2015 US$ | 2016 hl | 2016 US$ |
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Italia | 2.549.850 | 1.297.866.000 | 2.525.110 | 1.332.350.000 |
Cile | 1.312.060 | 267.261.000 | 1.532.800 | 272.700.000 |
Australia | 1.620.490 | 382.266.000 | 1.432.180 | 349.058.000 |
Francia | 948.460 | 865.737.000 | 1.041.100 | 915.595.000 |
N.Zelanda | 579.460 | 359.704.000 | 659.970 | 399.797.000 |
Argentina | 879.090 | 259.418.000 | 648.880 | 247.601.000 |
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TOTALE | 8.835.170 | 3.892.062.000 | 8.809.660 | 3.984.224.000 |
Gli spumanti italiani continuano la loro corsa, passando da 483.190 hl nel 2015, per un valore di 259.044.000 dollari, a un lusinghiero risultato nel 2016: 622.540 hl pari a 347.997.000 dollari, una crescita del 28,8% in quantità e del 34,3% in valore. Seguono Francia e Spagna, con una crescita in quantità rispettivamente del 6,5% e del 7,3%. Il totale degli spumanti importati negli Usa oltrepassa così nel 2016 il muro del milione di hl in quantità e del miliardo di dollari in valore.