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Vinitaly, come si sceglie il vino al supermarket

Nel corso di una tavola rotonda su vino e Gdo, presentata lunedì al Vinitaly, presenti tre grandi catene distributive, Coop, Conad e Carrefour, l’istituto di ricerca Iri ha diffuso le ultime tendenze sul mercato del vino nella grande distribuzione nel 2017. Di tutto rilievo le cifre: 8 milioni di hl di acquisti per un fatturato di 2,5 miliardi di euro. I più acquistati sono i vini a denominazione d’origine e i vini tipici regionali, mentre crescono i vini biologici con 5,3 milioni di bottiglie. Formato, colore e denominazione di origine, poi prezzo e regione di appartenenza sono i principali criteri che il consumatore italiano utilizza per orientare i suoi acquisti.

Dalla ricerca Iri emerge un cambiamento delle esigenze del consumatore italiano, che diventa sempre più esigente e cerca maggiori informazioni sulle tipologie dei vini che acquista, ricercando sempre più prodotti di qualità medio alta per i quali è disposto a pagare di più. Molto richiesti i vini Doc e Docg che hanno registrato una crescita del 2% in volume, del 4% in valore e del 2% nel prezzo medio in particolare per i vini bianchi, dove si conferma la preferenza per i vini a moderata gradazione alcolica, aromatici e fruttati come Vermentino, Traminer, Müller Thurgau, Falanghina, Sauvignon, Pecorino, Grillo.

Nel corso della tavola rotonda è stato anche messo sotto la lente l’acquisto del vino italiano dei consumatori Usa nei loro supermercati: qui si spendono circa 1 miliardo di dollari l’anno per i vini italiani, un terzo dei quali sono spumanti. Acquistare vino per una occasione particolare, compelanni, ospiti a casa, è rilevante nella scelta, e mentre in enoteca sono più richiesti Barolo, Super Tuscan, Brunello, Franciacorta o Amarone, al supermercato vengono preferiti Prosecco, Pinot Grigio, Lambrusco, Barbera, Primitivo, Gavi, Rosso di Montalcino, Nero d’Avola, Dolcetto, Trento Doc ed altri ancora.


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