Si è concluso ieri a Saragozza (Spagna) il dodicesimo congresso internazionale del terroir, un incontro biennale che riunisce dal 1996 la comunità scientifica mondiale per discutere e approfondire il concetto di terroir, nato in Francia ma nel corso degli anni applicato a molti altri paesi produttori di vino per diventare oggi una tendenza diffusa mondialmente. Per cinque giorni 250 esperti provenienti da 17 paesi dei cinque continenti hanno partecipato a un programma serrato che includeva la presentazione di 122 comunicazioni tecnico-scientifiche (58 orali e 64 scritte). Il congresso ha ruotato attorno a ben determinate aree fondamentali, come lo studio della geologia e del suolo, i climi viticoli e il cambiamento climatico, le pratiche di viticoltura e la sostenibilità, i paesaggi e la conoscenza del terroir e, infine, l'enologia e l'analisi sensoriale. In programma anche cinque conferenze magistrali, tra cui quella di Vittorino Novello, professore del dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’università di Torino.