A Verona nella giornata di apertura sfilata di autorità e di politici in onore del vino italiano
Il Vinitaly di Verona è ormai un appuntamento imperdibile per i nostri politici e in molti nella giornata di ieri si sono avvicendati tra i padiglioni e sul podio della cerimonia di inaugurazione. E proprio in questa occasione si sono sentite numerose note positive sul vino italiano, a partire dal ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, che ha ricordato come nel quadro della riforma della Pac 2020 si sia riusciti ad ottenere il mantenimento della disciplina attuale dell'Ocm vino, cosa per niente scontata. Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, ha poi richiamato tre temi tra i molti attualmente sul tappeto: la questione della etichettatura degli spumanti generici, quella del riconoscimento nei disciplinari dei vitigni resistenti e quella delle candidature dell'Amarone e del Prosecco a patrimonio Unesco.
Ma tornando alla manifestazione due sono le principali novità del Vinitaly 2019, l’Organic Hall e Vinitaly Design. Il primo con Vinitalybio, dedicato ai vini biologici, e con la collettiva di vini artigianali dell’associazione Vi.Te – Vignaioli e Territori. Il secondo invece mette in mostra tutta la oggettistica e i relativi prodotti per il vino, accessori per la degustazione e il servizio, arredi, packaging. Con questa nuova area espositiva all'interno di Enolitech rimarranno quindi unicamente le tecnologie e le attrezzature per la produzione di vino, olio di oliva e birra. Un Vinitaly quindi in grande forma, lo testimoniano i numeri della manifestazione. 4.600 espositori, oltre 18.000 etichette a catalogo, 128.000 visitatori provenienti da 143 paesi, che permettono al sindaco di Verona, Federico Sboarina, di affermare che questo è 'il più grande Vinitaly di sempre'. (m.m.)