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Vinitaly, numeri e tendenze del mercato Italia

 

Presentata una ricerca di Nomisma wine monitor sul consumo di vino nazionale il cui valore oggi supera i 14,3 miliardi di euro

Mercato Italia numeri e tendenze è il titolo della ricerca che Denis Pantini, responsabile di Nomisma wine monitor, ha illustrato ieri nel corso della cerimonia di inaugurazione del 53° Vinitaly di Verona. Una indagine svolta su 5500 consumatori per inquadrare meglio numeri e tendenze del mercato italiano del vino, il cui valore al consumo oggi supera i 14,3 miliardi di euro e si colloca al quarto posto dopo Stati uniti (35,5 miliardi di euro), Francia (21,6) e Regno unito (17,1). Il primo dato in mostra è che l'88% degli italiani ha avuto almeno una occasione all'anno per bere del vino, ma forti sono le differenze per età, frequenza e tipologia.

Frequenza 2014 2019
Tutti giorni o quasi 25% 24%
2-3 volte a settimana 28% 26%
2-3 volte al mese 30% 30%
Più raramente 17% 20%

 

Quantità 2014 2019
Un bicchiere 27% 28%
2-4 bicchieri 37% 39%
4-7 bicchieri 22% 21%
Oltre 7 bicchieri 14% 12%

 

I giovani da 18 a 38 anni, i cosiddetti millennials, consumano vino soprattutto fuori casa e sostengono così il settore e negli ultimi due-tre anni hanno aumentato il consumo di vino del 32% fuori casa e del 26% a casa. Interessante poi osservare i criteri di scelta: territorio di produzione (24%), denominazione (20%) e poi vitigno (17%) ma esistono forti differenze tra città e città. Si osserva poi che nei prossimi anni il criterio di scelta del territorio avrà un peso sempre maggiore nel determinare le tendenze di consumo come nel caso dei vitigni autoctoni (28%), del biologico (19%), o dei vini di una specifica regione (15%), che sono le principali motivazioni che traineranno la domanda nei prossimi anni. Da non sottovalutare infine il successo dell'enoturismo, il 23% degli intervistati infatti ha fatto negli ultimi 12 mesi una vacanza a tema enoturistico, con Toscana (27%), Piemonte (12%), Veneto (9%) e Sicilia (7%) le regioni più gettonate. (m.m.)

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