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Oiv, forte crescita della produzione 2018

Dopo un 2017 eccezionalmente basso, si ritorna vicino ai livelli record passati

Dopo una produzione 2017 eccezionalmente bassa, la produzione mondiale di vino nel 2018 è cresciuta di 42,5 milioni di hl ed è ora stimata in 292,3 milioni di hl, vicina al livello record di 300 milioni ottenuto nel 2004 e di fatto uguale ai 290 milioni di hl del 2013. L'Italia si conferma primo produttore mondiale, con 54,8 milioni di hl, seguita dalla Francia, con 49,1 milioni di hl, e dalla Spagna, che registra 44,4 milioni di hl. Tuttavia, in alcuni paesi europei le condizioni meteorologiche sono state meno favorevoli. Ad esempio in Portogallo (6,1 milioni di hl), gli attacchi di peronospora e oidio hanno avuto un impatto sulla produzione 2017 che rimane comunque superiore alla media degli ultimi anni.

Pau Roca, direttore generale dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv), durante la conferenza stampa annuale di Parigi ha poi illustrato i dati più recenti sul consumo di vino e sugli scambi internazionali dell’anno passato. Nel 2018 il consumo mondiale di vino, stimato in 246 milioni di hl, rimane sostanzialmente identico sebbene vi sia stato un marcato calo dei consumi in Cina e in Argentina. Anche in Europa il consumo di vino si stabilizza nella maggior parte dei paesi, ad eccezione della Spagna (dove aumenta per il terzo anno consecutivo, con 10,7 milioni di hl nel 2018), del Portogallo (5,5 milioni di hl nel 2018), della Romania (4,5 milioni di hl) e dell'Ungheria (2,4 milioni di hl).

Gli scambi mondiali di vino nel 2018 sono invece in leggera crescita, con 108 milioni di hl, e un incremento anche in termini di valore dell'1,2pari a 31,3 miliardi di euro. La Spagna continua a essere il primo esportatore mondiale in volume, con 20,9 milioni di hl e una quota del 19,4% del mercato mondiale; la Francia rimane invece il primo esportatore mondiale in valore, con 9,3 miliardi di euro.

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