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Prosecco, in arrivo il Rosé

Il consorzio ha chiesto la modifica del disciplinare introducendo una quota di Pinot nero compresa fra il 10% ed il 15%

Il consorzio del Prosecco Doc, nel corso dell’assemblea annuale dei soci di venerdì scorso, ha chiesto ufficialmente la modifica del disciplinare per potere produrre la tipologia Rosé. Per ottenerlo si userà una quota di Pinot nero compresa fra il 10% ed il 15%, con indicazione in etichetta della annata e immissione nel mercato dal 1° gennaio successivo alla vendemmia. Il Prosecco spumante rosé millesimato sarà di colore rosa tenue più o meno intenso, brillante, con spuma persistente e una componente zuccherina da classificare tra il brut nature e l’extra dry.

La scelta del consorzio di volere produrre il Prosecco rosé non è stata casuale, ma il risultato di una indagine condotta da Wine Nomisma che ha dimostrato un elevato gradimento dei consumatori a questa ipotesi. Il Prosecco e i vini rosé sono infatti entrambi molto apprezzati: il 75% degli italiani negli ultimi 12 mesi ha bevuto del Prosecco e il 55% invece un vino rosé, mentre nel Regno unito le percentuali sono 48% per il Prosecco e 45% per i rosé e addirittura negli Usa la tendenza è capovolta: 50% ai rosé e 46% al Prosecco. E di conseguenza la propensione al consumo del nuovo Prosecco rosé è quanto mai elevata: secondo Wine Nomisma sarebbe acquistato dal 72% degli italiani, dal 78% degli americani e ben il 93% dei consumatori britannici. Ora la proposta, per proseguire il suo iter, ha ancora bisogno dei pareri delle regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia per poi ottenere il via libera dal Comitato nazionale Dop e Igp.

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