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Il Wto autorizza nuovi dazi Usa, vini italiani a rischio

L’organizzazione mondiale del commercio dà il via libera ad una serie di misure compensative chieste dagli Stati uniti che penalizzeranno le importazioni dall'Unione europea tra cui il vino

Con la decisione del Wto, l’organizzazione mondiale del commercio, di autorizzare gli Stati uniti ad applicare una serie di misure compensative sulle importazioni provenienti dalla Unione europea, si fa sempre più reale la possibilità di un aumento delle tariffe alle importazioni fino al 100% del valore attuale. La richiesta del presidente Trump di applicare questa nuova serie di dazi che andrà a colpire pesantemente l’Unione europea nasce da un contenzioso bilaterale sugli aiuti al settore aeronautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus per un valore di 11,2 miliardi di dollari. Solo a fine mese si saprà l’ammontare del valore dei nuovi dazi così come sempre da quella data il governo statunitense renderà noto in dettaglio la lista dei prodotti colpiti. Nel Federal register del 12 aprile scorso si trova comunque la lista dei prodotti soggetti a possibili dazi. Di sicuro in gioco vi sono i prodotti agroalimentari italiani, il vino primo fra tutti. Secondo un recente studio della Coldiretti, nel 2018 l’Italia ha esportato negli Usa vini per 1,5 miliardi di euro, seguono l’olio di oliva, con 436 milioni, la pasta con 305 milioni, i formaggi con 273 milioni.

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