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Francia, una bottiglia su dieci è venduta online

La commercializzazione Oltralpe dei vini su Internet sta entrando in una fase di maturità e totalizza un valore stimato di 500 milioni di euro

Il 9-10% dei vini francesi è ormai venduto su Internet per un valore stimato di 500 milioni di euro. È questo il risultato più rilevante di uno studio condotto da France Agrimer e pubblicato recentemente sul loro sito. Se nel periodo 2008-2015 la commercializzazione in Francia dei vini su Internet aveva registrato una crescita superiore del 30%, oggi tale valore è invece del 6,9%, segno questo dell’ingresso in una fase di maturità che si traduce in consolidamento e una diminuzione del 10% annuo dei siti dedicati alle vendite che raggiunge a metà 2019 la cifra di 507 unità. In altre parole, i primi venti siti hanno visto aumentare la loro cifra di affari del 17% mentre i 77 più piccoli sono diminuiti dell’11%.

L’acquirente francese di vino su Internet mostra una spiccata volontà di cercare online il miglior prezzo, infatti il 46% di loro è motivato dalle offerte promozionali che trova sui vari siti specializzati. Un secondo criterio è la disponibilità del prodotto e dei suoi tempi di consegna. Infine la decisione di procedere all'acquisto è fortemente influenzata dalla richiesta del consumatore di avere maggiori informazioni sul vino in vendita. Sempre più utilizzato infine lo smartphone o un tablet invece del tradizionale computer. Il 30% degli acquisti online e il 48% delle visite dei siti di vendita viene infatti effettuato con questi due mezzi.

Lo studio di France Agrimer infine suddivide e analizza il mercato francese di vino online in sette principali segmenti: le vendite solo online (179 siti, 135 milioni di euro), le vendite-evento (offerte stock limitate nel tempo) (17 siti, 65 milioni di euro), la grande distribuzione (13 siti, 85 milioni di euro), le singole cantine (156 siti, 14 milioni di euro), i siti generici come Amazon (15 siti, 45 milioni di euro), club e abbonamenti (14 siti, 22 milioni di euro), i soggetti atipici e innovativi (17 siti, 15 milioni di euro). Da osservare come le vendite evento registrano i migliori fatturati mentre le vendite dirette delle singole cantine appaiono invece di valore limitato.

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