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Un futuro pieno di sfide per il Conegliano Valdobbiadene Docg

La qualità come unica strada per consolidare il valore e garantire il proprio posizionamento sui mercati

La presentazione ieri con un webinar del rapporto economico 2020 del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è stata l'occasione per fare il punto della situazione di una denominazione che, partendo dalla sua migliore annata, ha però di fronte a sé numerose sfide da affrontare, non ultima quella comune del coronavirus. Il 2019 ha visto la produzione di 88,4 milioni di bottiglie di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore con una crescita del 5,2% rispetto all'anno precedente ma con una situazione diversa per il mercato interno, in calo del 6,8% con 49,8 milioni di bottiglie, e l'estero, in crescita del 17,2% con 38,6 milioni di bottiglie quasi tutti imputabili al Regno unito che ha voluto nell'incertezza della Brexit fare scorte raddoppiando di fatto da 6,5 milioni di bottiglie nel 2018 a 12,7 nello scorso anno.

Il futuro è però quanto mai insicuro: per questo, ha ricordato il presidente del consorzio Innocente Nardi, si è deciso di continuare a puntare sulla qualità come unica strada per consolidarne il valore visto che sono stati già raggiunti i limiti produttivi della denominazione. Solo la qualità, infatti, permette di garantire il proprio posizionamento sul mercato italiano e su quelli esteri nonostante le continue incertezze fin qui avute e, per questo motivo, al consorzio non si esclude in futuro di ricorrere ad una riduzione delle rese anche per evitare possibili speculazioni sul prodotto.

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