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Lambrusco, verso la fusione dei consorzi

Parere favorevole all'unanimità dei consigli di amministrazione per la nascita del nuovo polo consortile

I consigli di amministrazione del consorzio tutela del Lambrusco di Modena, del consorzio per la tutela e la promozione dei vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e del consorzio di tutela vini del Reno Doc hanno espresso giovedì scorso, all'unanimità, parere favorevole alla fusione per incorporazione a partire dal prossimo anno per permettere la nascita di un solo consorzio, tra Modena e Reggio Emilia, per la tutela del vino Lambrusco. Ora la parola passa ai singoli soci che dovranno riunirsi in altrettante assemblee per esprimere il proprio parere. A settembre, poi, si terrà una assemblea plenaria dove si voterà definitivamente per l'intera operazione di fusione.

Una volta creato, si calcola che nel futuro consorzio tutela Lambrusco farà capo la produzione di circa 1,3 milioni di quintali di uva. Annunciata già una stretta collaborazione con il consorzio tutela Igp Emilia o dell'Emilia, mentre una piena autonomia decisionale verrà garantita alle singole denominazioni che faranno capo al nuovo consorzio.

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