La prossima vendemmia si raccoglieranno 110 quintali per ettaro invece di 120
Il consejo regulador della Denominazione di origine Cava ha approvato di limitare la produzione per il secondo anno consecutivo riducendo la raccolta della prossima vendemmia a 110 quintali per ettaro, dieci in più rispetto alla scorsa campagna. Non sono quindi ancora soddisfatti i requisiti congiunturali necessari per ripristinare i 120 quintali per ettaro degli anni precedenti. L'obiettivo della misura è di procedere nella correzione dell'odierna situazione eccedentaria del settore causata dal coronavirus e da una eccessiva superficie attualmente in produzione. La volontà del consejo regulador è inoltre quella di gettare le basi per il recupero dei prezzi pagati per le uve, ora in sofferenza.
Nel 2020 la denominzione di origine Cava ha ridotto la produzione a 215 milioni di bottiglie (-13,6%) ma se l'impatto maggiore è stato sul mercato interno (-12,3%) l'export ha invece ridotto le perdite di solo l'8%. La Germania continua a essere il principale paese acquirente di Cava con 27,9 milioni di bottiglie, seguita da Regno unito (20,7), Belgio (20,5), Stati uniti (16,9), Giappone (9,9) e Francia (9 milioni di bottiglie).