Cina, l'import 2021 non si riprende

Quantità ancora sopra i 4 milioni di hl, ma il valore scende del 7,5%

L'import vinicolo in Cina non è riuscito a riprendersi nel 2021 toccando un minimo storico e continuando la tendenza al ribasso già manifestata lo scorso anno. E se la quantità importata, seppure in calo, è riuscita a mantenere la soglia dei 4 milioni di hl, il loro valore invece scende del 7,5%. Evidentemente il mercato del vino in Cina non è riuscito a tornare al livello del 2019, l'anno prima della pandemia di coronavirus, e quindi la sua ripresa richiederà più tempo del previsto.

Tutti i principali paesi fornitori stanno piano piano recuperando le posizioni ante coronavirus ma, come detto, la strada è ancora lunga. Fa però eccezione l'Australia che, come noto, subisce le note vicende dei dazi cinesi al punto che i suoi vini sono letteralmente scomparsi (attualmente l'import è crollato di più del 90%). Tra le pieghe delle statistiche delle dogane cinesi merita attenzione la posizione degli Stati uniti, principale fornitore di bag in box con circa la metà in valore del mercato nazionale, con 6,3 milioni di dollari su un totale di 12,1.