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Ancora gelate nei vigneti francesi

Fino a meno nove gradi nello Champagne nella notte tra il 3 e il 4 aprile

Per il secondo anno consecutivo la Francia è colpita da forti gelate primaverili che, come l'anno scorso, non mancheranno di influenzare negativamente la produzione vinicola d'Oltralpe. Nella notte tra il 3 e il 4 aprile le temperature sono scese a meno cinque gradi nelle regioni di Bordeaux, Borgogna, Loira e del Rodano, mentre nello Champagne il termometro ha toccato i meno nove gradi, la notte più fredda di aprile degli ultimi 75 anni. Difficile per il momento quantificare i danni subiti da queste gelate ma non giova certo l'andamento climatico del precedente mese di marzo, insolitamente mite e con temperature fino a 20 gradi, che hanno prodotto un germogliamento anticipato purtroppo ora a forte rischio.

Molti viticoltori hanno messo in pratica numerosi accorgimenti per proteggere le viti dal gelo notturno, come accendere candele oppure lampade a olio (vedi foto) oppure spruzzare acqua sulle viti per creare un sottile strato di ghiaccio protettivo e impedire così una ulteriore discesa della temperatura sulle gemme, oppure ancora installare sui filari dei cavi riscaldati elettricamente per mitigare il freddo. Nel 2021 le gelate primaverili hanno fortemente influenzato la produzione vinicola francese che da 46,5 milioni di hl nel 2020 è scesa nel 2021 a circa 37,5 milioni di hl, una perdita quindi di circa nove milioni di hl.

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