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Il vino abruzzese lancia un appello

In tutte e quattro le province calo della produzione di circa il 70%

Tutti i rappresentanti del mondo vinicolo abruzzese lanciano un appello al mondo politico per ricevere risposte concrete alla drammatica situazione odierna. Le abbondanti piogge primaverili e i recenti attacchi di peronospora hanno infatti letteralmente messo in ginocchio il vino abruzzese, dove si stima una perdita di circa di 2,7 milioni di quintali di uva, pari a circa 2 milioni di hl di vino, corrispondenti a un danno economico non inferiore a 380 milioni di euro. Tutte e quattro le province abruzzesi lamentano un calo della produzione di circa il 70%.

In un incontro svoltosi la scorsa settimana a Pescara l'intera vitivinicoltura abruzzese ha chiesto per fronteggiare la crisi alcuni interventi sostanziali. Più in dettaglio sono tre le richieste: la sospensione del pagamento dei mutui per almeno due anni, la sospensione o la riduzione dei contributi Inps, l'azzeramento dei tassi di interesse per finanziamento acquisti scorte a reintegro con una istruttoria semplificata e che non tenga conto dei finanziamenti già in essere. Un ultimo appello in sostanza alle istituzioni governative che i produttori abruzzesi lanciano promettendo, se non ascoltati, di scendere in piazza per la difesa delle loro richieste fino alla minaccia di riconsegnare le tessere elettorali.

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