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Parata di ministri al 56° Vinitaly

Piena presenza istituzionale del governo alla cerimonia di apertura

Erano ben quattro i ministri, Tajani (esteri), Lollobrigida (agricoltura), Urso (made in Italy) e Sangiuliano (cultura), assieme al presidente della Camera Fontana e alle autorità locali, presenti ieri alla cerimonia di apertura del 56° Vinitaly di Verona. Tutti hanno sottolineato l'importanza del comparto vinicolo italiano nell'economia nazionale ed elogiato i risultati che Veronafiere sta ottenendo in termini di promozione e di sostegno: per questa edizione di Vinitaly sono infatti attesi in quattro giorni 1200 top buyer da 65 nazioni, una crescita del 20% rispetto allo scorso anno e del 70% di due anni fa.

Ricordati anche i risultati ottenuti dal Vinitaly around the world, 18 tappe in altrettanti paesi che per un anno intero hanno visto Veronafiere e Ice agenzia far fare il giro del mondo al vino italiano per avvicinare e coinvolgere operatori professionali, distributori, rivenditori, grossisti e stampa straniera. Una campagna di promozione da 3 milioni di euro che pone come obiettivo quello di far crescere ancora di più nei prossimi anni l'export vinicolo italiano fino a raggiungere il traguardo dei 10 miliardi di euro.

In contemporanea al Vinitaly si svolgerà fino al 17 aprile anche la 28ª edizione di Sol, International olive oil trade show, il 25° Enolitech, salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra, e Xcellent Beers, la rassegna dedicata alle produzioni brassicole artigianali. Per la cronaca, durante l'intervento del ministro Lollobrigida due donne si sono alzate mostrando dei cartelli inneggianti alla cannabis legale ma gli addetti alla sicurezza hanno subito interrotto questa protesta e la cerimonia di apertura è potuta proseguire tranquillamente. (m.m.)

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