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Il prezzo del vino nei pub australiani potrebbe quadruplicare

Ancora una notizia dall’Australia che non mancherà di sollevare polemiche e proteste. Il ministro della sanità, la laburista Nicola Louise Roxon, sta lavorando a un piano strategico per l’introduzione di un prezzo minimo nazionale per l’alcol, il che porterebbe in pratica a quadruplicare il prezzo del vino al bicchiere. Tale prezzo minimo sarebbe gestito separatamente dalle imposte sugli alcolici e vieterebbe la vendita di alcolici al di sotto di un determinato prezzo per ogni drink standard, che si valuta sarà attorno a 1,20 dollari australiani. Di fatto nei locali e nei bar il prezzo della birra non cambierà (1,20 dollari è già il prezzo medio di una birra al pub), né quello degli alcolici (tutti costano più di 1,20 dollari) mentre un bicchiere di vino sfuso, che ora costa circa 30 centesimi, quadruplicherà.

La signora Roxon non è nuova a iniziative forti, infatti il mese scorso il suo partito ha messo a punto una nuova proposta di legge antifumo decisamente estrema: tutti i pacchetti di sigarette saranno di uno stesso anonimo colore con il marchio in piccolo ma con grandi foto di polmoni devastati dal cancro o di persone in ospedale attaccate ai respiratori e così via. Di questo passo sarà obbligatorio mettere su una bottiglia di vino la foto di un ubriaco o di un fegato spappolato dalla cirrosi?


 

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