Inaugurato ieri a Orvieto con una cerimonia ufficiale il 66° congresso nazionale dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani un appuntamento non solo per festeggiare i 120 anni di fondazione dell’associazione, ma anche per fare il punto sulla situazione della viticoltura italiana attraverso tre sessioni di lavori specialistiche. La prima sessione, dal titolo ‘L'innovazione del controllo’, illustrerà i metodi innovativi per riconoscere i vitigni in vigneto e nel vino, per presentare poi quelli più avanzati di monitoraggio a distanza della qualità dei vini.
La seconda si occuperà delle eccellenze enologiche italiane a confronto, cioè la valutazione delle tecnologie adottate per produrre alcuni prodotti di alta gamma. In questo ambito saranno presentate le bottiglie celebrative che Assoenologi, su mandato di Veronafiere con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Consiglio dei Ministri, ha creato per festeggiare i 150 anni dell’Unità d'Italia. Lunedì, infine, nell'ultima parte dei lavori si affronteranno gli aspetti di comunicazione e di marketing dell’export, con tema ‘Come pensa, valuta, giudica e acquista il vino italiano il consumatore americano, russo e cinese’.