Il tribunale della Corte di giustizia europea ha respinto il ricorso della Spagna relativo alla causa T-206/08 che chiedeva il parziale annullamento della decisione della Commissione Ue 2008/321/CE in merito ad una ammenda di 54,9 milioni di euro ricevuta per avere impiantato illegalmente 9280 ettari di vigneti nel 2003-2004 nelle regioni della Estremadura e della Castilla la Mancha.
Tra le varie osservazioni il tribunale Ue ha constatato che le autorità spagnole avevano indirizzato i loro ispettori verso gli impianti i cui proprietari avevano domandato la regolarizzazione che si applicava prima del 1 settembre 1998, il che aveva permesso a quelli che non avevano richiesto la regolarizzazione di eludere sistematicamente i controlli. L’Organizzazione comune del mercato stabilisce che i vigneti illegali antecedenti il 1998 possono essere regolarizzati con misure come l’acquisto dei diritti di impianto mentre i vigneti impiantati successivamente devono essere estirpati e la loro produzione non può giungere sul mercato.