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Russia, una ‘rivoluzione’ per i vini dolci e semi dolci

A partire dal 1° luglio in Russia tutti i vini dolci e semi dolci sono passati dalla categoria dei vini naturali a quella delle bevande a base di vino. Questo cambiamento mette in serie difficoltà i produttori russi perché obbligati a richiedere nuove licenze, registrare di nuovo i propri prodotti e poi acquistare e incollare sulle bottiglie i nuovi bolli di accise. Nel frattempo le aziende rimarranno sostanzialmente ferme.

Questo cambiamento di classificazione è una vera e propria ‘rivoluzione’ per il mercato russo: i vini dolci e semi dolci di importazione potranno invece conservare la precedente denominazione, pertanto è facile prevedere che le aziende vinicole straniere occuperanno senza difficoltà tutto il segmento di mercato a scapito della produzione nazionale e di conseguenza i prezzi certamente cresceranno. Le autorità russe hanno adottato questi cambiamenti nell’intento di spingere a migliorare la qualità di questi prodotti, ma giova ricordare che nei consumatori russi rimane radicata la convinzione che una bevanda a base di vino sia un prodotto di scarsissima qualità, consumato dalle fasce più basse della popolazione in cerca di ubriacature a prezzo minore della Vodka.


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