Nell’imminenza dell’entrata in vigore delle nuove norme comunitarie sui vini biologici, l’Institut national de l’origine et de la qualité (Inao) ha pubblicato una guida alla lettura del regolamento esecutivo 203/2012.
La guida ricorda le pratiche enologiche espressamente vietate: concentrazione parziale a freddo, eliminazione dell'anidride solforosa con procedimenti fisici, dealcolizzazione parziale del vino, stabilizzazione tartarica per elettrodialisi e l’uso di scambiatori di cationi. Altre pratiche sono invece soggette a restrizioni: i trattamenti termici solo se a temperature inferiori a 70°, centrifugazione e filtrazione solo con grado di filtrazione inferiore a 0,2 micron. I livelli massimi di anidride solforosa vanno da 100 a 170 mg/l per i vini rossi e da 150 a 220 mg/l per i bianchi e i rosati, mentre per i vini Dop e Igp tra i 300 e i 400 mg/l per essere bio non dovranno superare rispettivamente 270 e 370 mg/l.
La guida ricorda infine che il nuovo regolamento sul vino biologico si applica anche ai succhi d'uva, al mosto d'uva (Mc e Mcr), agli aceti di vino, alle fecce e alle vinacce. Il succo d'uva non destinato alla vinificazione non è dunque interessato da questo regolamento.