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Prime previsioni vendemmiali per Italia e Francia

Con il mese di agosto numerosi enti e organizzazioni vinicole sparse in Europa si cimentano nella difficile operazione di prevedere i risultati qualitativi e quantitativi dell’imminente vendemmia.

In Italia l’incognita ancora da risolvere si chiama siccità, che prosegue da numerose settimane e che potrebbe mettere seriamente a rischio la vendemmia se in questo mese di agosto mancheranno le piogge. Se ciò avvenisse, Cia e Fedagri sono concordi nello stimare cali del 10% in Toscana, Emilia e veneto, fino ad arrivare a -15% in Puglia. Stime con segno positivo invece nel Lazio e intorno al 10% in Sardegna, mentre per la Sicilia, si prevede un aumento del 20% perché oltre alle condizioni atmosferiche favorevoli si deve aggiungere il minor ricorso alla vendemmia verde rispetto allo scorso anno.

In Francia, invece, la vendemmia dovrebbe rientrare nelle medie precedenti tra 44 e 45 milioni di hl, annullando così l’exploit dello scorso anno, oltre 49 milioni di hl, dovuto a condizioni climatiche molto favorevoli al momento della fioritura e della formazione dei grappoli. Tornando a quest’anno, dopo un inverno abbastanza secco la fioritura è stata disturbata dal freddo e dalla pioggia, che ha causato un prolungamento della medesima; pertanto le prime previsioni abbastanza ottimistiche sono state ora riviste e anzi nelle regioni più meridionali del Midi e dei Pirenei le alte temperature iniziano a causare qualche problema. Rimangono quindi numerose incertezze dovute ai cambiamenti di clima, al ritardo vegetativo e alla grande variabilità fenologica finora osservata.


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