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Export vinicolo negli Usa, l’Italia continua la sua fase negativa

Continua la fase negativa dell’export vinicolo italiano negli Usa: secondo una nota dell'Italian Wine & Food Institute, infatti, nei primi sei mesi del corrente anno l’export vinicolo italiano è sceso del 4,1% in quantità e del 3,9% in valore nonostante l’Italia sia rimasta al primo posto tra i paesi esportatori. Il dato è però preoccupante poiché l’Italia è l’unico paese in discesa, mentre tutti gli altri principali paesi esportatori hanno registrato incrementi anche notevoli in quantità e più modesti in valore.

PAESEquantità in hlvalore in migliaia di dollari
 6 mesi 20126 mesi 2011%6 mesi 20126 mesi 2011%
Italia 1.225.470 1.277.320 -4,1 599.268 623.591 -3,9
Australia 956.020 801.760 19,2 224.966 227.097 -0,9
Cile 848.700 393.060 115,9 160.274 111.819 43,3
Argentina 737.920 453.560 62,7 156.759 131.776 19,0
Francia 435.560 377.250 15,5 374.671 332.703 12,6
Spagna 309.450 288.640 7,2 100.618 103.346 -2,6
...
TOTALE 5.054.510 4.040.880 25,1 1.863.327 1.763.292 5,7

 

Il mercato del vino negli Usa sta tendendo all’equilibrio tra domanda e offerta, lo riferisce l’ultimo Wine Report di Rabobank dello scorso luglio. Le cantine statunitensi stanno infatti cercando fonti di approvvigionamento alternative, vista la forte crescita dei prezzi dei vini sfusi nazionali. Ecco perché le importazioni hanno avuto in questi mesi una forte spinta verso l’alto e stanno crescendo per i vini esteri le opportunità di penetrazione sul mercato statunitense, opportunità di cui però l’Italia non sta approfittando.


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