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Una sentenza del Tar del Lazio allarga la zona di produzione della Doc Spoleto

Il disciplinare di produzione della Doc Spoleto, approvato con Dm 27 giugno 2011, pubblicato nella Gu n. 161 del 13 luglio 2011, e successivamente consolidato con Dm 30 novembre 2011, comprenderà, nella zona di produzione, anche parte del territorio di Montefalco e di Bevagna, in precedenza esclusi, oltre all'area già individuata (Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Foligno, Montefalco parzialmente, Spoleto e Trevi).

Questa decisione è stata presa dal Tar del Lazio con una sentenza che ha riconosciuto che i territori oggetto del ricorso presentano caratteristiche simili e legati alla stessa storia vitivinicola della Doc Spoleto. È quanto ha reso noto il sindaco di Montefalco, Donatella Tesei, che aveva presentato ricorso contro l'esclusione del territorio di parte del montefalchese e bevanate, richiamando la vocazione storica dei suddetti territori, non in contrasto con la denominazione, visto l'alto numero di vigne, nonché per le cantine presenti nelle suddette aree la cui produzione può contribuire ad arricchire la qualità, la quantità e il valore di mercato della denominazione stessa.


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