Australia, export in crescita per i vini di qualità

I vini di valore superiore a sei euro per bottiglia (free on board) sono oltre un terzo del totale

L'export vinicolo australiano del 2019 si è chiuso con un aumento del 3% in valore (1,75 miliardi di euro) ma un calo in quantità del 12% raggiungendo così i 7,44 milioni di hl. È l'effetto di una politica di medio periodo in atto per la promozione dei vini di maggior pregio e che vede infatti quelli di valore superiore a sei euro per bottiglia raggiungere un valore record di 660 milioni di euro free on board. Di conseguenza il prezzo medio generale ora è di 2,35 euro al litro, il livello più alto dal 2006. Più in dettaglio, le spedizioni di vino australiano in bottiglia sono aumentate del 7% in valore a 1,44 miliardi di euro e sono diminuite in volume del 5% a 3,42 milioni di hl; le esportazioni di vino sfuso sono invece diminuite del 12% in valore a 293 milioni di euro e sono diminuite del 18% in volume a 3,95 milioni di hl. Il prezzo medio del vino non confezionato è aumentato del 6% a 0,75 euro al litro.

L'Asia è stata il principale centro di crescita per le esportazioni australiane: quelle nel nord-est asiatico sono aumentate dell'11% a 822 milioni di euro e quelle nel sud-est asiatico sono cresciute del 17% a 120 milioni di euro. Anche nel medio oriente vi è stata una crescita del 4% a 20,5 milioni di euro. Le prime cinque destinazioni per valore sono: la Cina (compresi Hong Kong e Macao) +12% con quasi 770 milioni di euro; gli Stati uniti, in calo dell'1% con 251 milioni di euro; il Regno unito, -9% con 211 milioni di euro; il Canada, -13% con 110 milioni di euro e Singapore, in crescita del 18% con 63 milioni di euro.

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